Cos'è?

Il credito d'imposta per beni strumentali è un'agevolazione che permette il recupero del credito d'imposta su tutti i beni strumentali tecnologici, materiali e immateriali, con aliquote dal 10% al 20% a seconda della somma di capitale investita. Hai bisogno di un finanziamento per l'acquisto di macchinari? Scopri con il nostro team specializzato in finanza agevolata se puoi accedere al bando.

A chi si rivolge

Il contributo ottenuto tramite la richiesta del Credito di Imposta è rivolta a tutte le piccole, medie e grandi imprese residenti in Italia o che esercitano in tutto o in parte la loro attività nel nostro paese.

Come funziona?

Il Credito d'imposta Beni strumentali viene calcolato sulle spese ammissibili in relazione all'investimento effettuato:

Beni materiali

Fino al 20% delle spese ammissibili;

Beni immateriali

pari al 20% delle spese ammissibili

Beni materiali: Fino al 20% delle spese ammissibili;

Beni immateriali: pari al 20% delle spese ammissibili

*Il credito d'imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione nel F24 a partire dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento delle spese agevolabili.

Investimenti ammissibili

Tutti i beni strumentali materiali e immateriali rientranti nell'Industria 4.0 sono ammissibili per ottenere l'agevolazione.
Per beni strumentali si intendono quei beni che sono:

Necessari a svolgere il lavoro dell'impresa e che possono quindi essere utilizzati per altre finalità solo a seguito di radicali trasformazioni

Caratterizzati da un medio/ lungo ciclo di utilizzo in azienda, tale per cui definiti beni strumentali pluriennali

L'agevolazione è a carattere automatico e non soggetta a istruttoria o a valutazione di merito.

Domande frequenti

È richiesta la regolarità contributiva che è certificata dal Durc.

No, il credito di imposta non è cedibile, può solo essere trasferito ai soci in caso di società trasparenti. Le società trasparenti sono tutte le società di persone (incluse le società semplici agricole). Per le ditte individuali è automatico che il credito spetti al titolare. Esiste però il caso particolare dell'impresa familiare in cui il credito d'imposta può essere trasferito anche al collaboratore familiare in proporzione alla sua quota di partecipazione agli utili, previa esposizione del credito trasferito nella dichiarazione del collaboratore.

Non è previsto un limite massimo di tempo, solo dei limiti minimi che variano a seconda del tipo di credito d'imposta. L'importante è che venga indicato in dichiarazione dei redditi nell'anno in cui si è acquisito il diritto.

Si, ma solo tramite leasing finanziario. Nel caso in cui il contratto di leasing preveda la clausola di prova a favore dell'utilizzatore, ai fini dell'agevolazione diviene rilevante la dichiarazione di esito positivo del collaudo da parte dello stesso locatario.

Il credito di imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 (allegato A) è fruibile in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall'anno di avvenuta interconnessione del bene oggetto dell'agevolazione.

Come funziona?

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